giovedì 5 marzo 2009

ITALIA NOSTRA è con noi

Anche in Liguria sale
la febbre dei grattacieli

Lettera scritta da Giovanni Gabriele
,
Presidente Italia Nostra Liguria:

Mario Botta è sicuramente un prestigioso progettista stimato e di grandi capacità creative. Però non condividiamo l’idea che un grattacielo possa essere considerato un progetto rispettoso dell’ambiente, maggiormente quando viene inserito ai limiti di un centro storico, così come non sono di nostro gradimento gli interventi che erano stati previsti a Boccadasse.

Italia Nostra ha dedicato ultimamente l’intero numero 437 della rivista ufficiale dell’Associazione ad un dossier intitolato “La pericolosa febbre dei grattacieli” che viene senza mezzi termini considerata un problema di “rendita parassitaria” con il pericolo inevitabile della devastazione del Paese, della sua cultura e del suo patrimonio storico. In Italia si stanno moltiplicando i progetti per la costruzione di grattacieli, spesso in ambienti sensibili delle nostre città, come quelli dell’area della Margonara a Savona e vicino alla stazione di Sarzana al limite del centro storico. Altri casi emblematici a Brescia, Milano, Torino e Roma dove il grattacielo ha difficoltà ad inserirsi nelle città storiche e nel tessuto urbano consolidato.

Allora perché si progettono i grattacieli? Sicuramente la febbre del cemento viene alimentata dalla necessità da parte dei Comuni di far cassa. Ad ogni concessione per realizzare nuovi metri cubi o grandi opere, i comuni incassano, le banche fanno i mutui, i cementieri e le immobiliari gongolano.

Italia Nostra, in considerazione delle ragioni della compatibilità con i luoghi e il possibile dialogo con la città stratificata, ritiene che i grattacieli costituiscono sempre un impatto con lo skiline della città. Con la loro altezza possono anche stupire. Con le loro forme più varie e grazie all’uso dei materiali più vari, negano ogni rapporto con l’esistente, rompendo ritmi ed equilibri consolidati.

Torniamo alla Liguria. Si dice che in regione ci sia stata una frenata che va tutta verificata nei contenuti e se veramente costituisce un nuovo atteggiamento oltre che tecnico anche politico. Noi intanto dai progettisti di indiscusso valore professionale come lo sono Fuksas e Botta ci apettiamo invece un impegno finalizzato a migliorare il territorio e il paesaggio che in tutta la Liguria costituiscono un ambiente sensibile e di altissimo valore. E’ un risultato che si potrà ottenere ascoltando il parere dei cittadini, come è avvenuto a Celerina in Svizzera e Botta lo sa, e non solo quello dei committenti pronti a regalare aree pubbliche ai costruttori in cambio del finanziamento dei progetti.

Nessun commento:

Posta un commento