a proposito del suo intervento, ed in particolare laddove scrive: ‘Oggi il dibattito sulle nuove proposte non può che partire da qui, cioè dal dato di fatto che chi arriva a Sarzana si trova immerso in un caotico tessuto periferico senza qualità, e non ha percezione alcuna della città storica e delle sue dimensioni. Il progetto di riqualificazione della periferia ovest di Sarzana, la più colpita dall’assedio indistinto dell’edilizia senza qualità, ha lo scopo di conferirle nuova dignità urbana , darle un’immagine riconoscibile e distinta, un segno della buona architettura contemporanea. Discutiamo delle altezze, delle forme, delle collocazioni e dei “segni” estetici, ma smettiamo di definire “centro storico” o parte integrante di esso, una casuale aggregazione di strade, edifici e servizi senza dignità progettuale e senza immagine , che (questi davvero!) offendono e mortificano oltre mille anni di storia”.
Debbo dire – potendo usare le stesse parole dell’architetto Botta - ‘potrei sottoscrivere quasi tutto ciò che lei afferma, almeno nelle poche righe di cui sopra, e controfirmarle’.
Il problema è che sono sue parole queste, molto belle, mentre da parte del sindaco e dell’assessore all’urbanistica, dell’ing. Talevi e del consigliere Baudone non vi è alcuna apertura a discutere le altezze, le forme, le collocazioni e i segni estetici.
Il comitato non vuol mica fare piane da coltivare in Piazza Terzi, né romantici oliveti in Via Muccini.
Anche noi ci offendiamo un po’ quando voi confondete la nostra protesta con la battaglia contro la modernità (che peraltro non è né buona né cattiva, non siamo ai tempi di Marinetti).
Anche noi vogliamo cambiare il volto a quelle piazze e vie, e capannoni fatiscenti, discutendo appunto forme e altezze, che non tendano però rigorosamente a sfruttare volumetrie che sono state pensate da amministrazioni sicuramente più retrive e ottuse, (o se vuole con minor gusto estetico) e buon senso di quanto lei sembra oggi esprimere.
Invece credo, sapendo quanto lei sia persona attenta e colta, non possa retroattivamente non considerare come le precedenti amministrazioni abbiano favorito azioni speculative senza precedenti che costituiscono una grande ferita nel nostro territorio (Luni Mare, Marinella, eccetera).
Sono sorpreso. Parliamone!
Cordialmente Roberto Mazza
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